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Normative |
Indice | Cosa non fare Indicazioni normative Bibliografia |
Cosa non fare |
Indicazioni normative |
Primo. La collocazione di origine dello strumento deve essere rispettata o ripristinata, ove non lo impediscano situazioni irreversibili. Per 'collocazione' va inteso il complesso architettonico o lignario che sostiene e racchiude la parte fonica dello strumento, cantoria e cassa di cui fa parte integrante la mostra o facciata dell'organo con l'eventuale tenda o portelle. Vanno rispettati il vano di risonanza... e i locali eventualmente ospitanti la manticeria...
Secondo. Lo strumento va rispettato scrupolosamente in ogni sua parte e considerato un documento sonoro da preservare e trasmettere integro in tutte le sue parti costitutive: dall'impianto dei registri, ai somierei, alle meccaniche, alle strutture di sostegno, alla manticeria; negli ambiti delle tastiere e delle pedaliere, nelle caratteristiche di intonazione e di alimentazione delle canne; nel corista e nel temperamento.
Nei casi in cui l'organo abbia assunto caratteristiche diverse da quelle di origine per interventi storici precedenti il periodo industriale, verranno di norma rispettate le stratificazioni storiche e le testimonianze offerte dallo strumento circa la prassi esecutive e le vicende dell'arte organaria delle varie epoche...
Quando un organo sia giunto a noi nella sostanza dei suoi elementi costitutivi, a cominciare dalle canne, si valuterà la possibilità di un recupero integrale delle sue caratteristiche di origine, accantonando con garanzia di sicura conservazione eventuali elementi recenziori e procedendo alle integrazioni necessarie al ripristino e alla valutazione del documento sonoro.
Terzo. Ogni intervento andrà condotto con i criteri del restauro filologico. Questi impongono preliminarmente uno studio accurato che stabilisca le caratteristiche, il significato storico, lo stato di conservazione e, anche l'aiuto di documenti d'archivio, le eventuali alterazioni apportate alla fisionomia originale dello strumento. Soltanto dopo il censimento delle canne e il loro riordino secondo l'impianto d'origine, sulla base di tutti gli elementi acquisiti, potranno essere decise le caratteristiche e i limiti dell'intervento.
L'intervento di restauro dovrà essere motivato e documentato in una relazione che si articoli nei tre punti salienti dello studio dello strumento, dell progetto d'intervento, della descrizione delle operazioni effettuate e dei materiali impiegati: con corredo di fotografie relative a prima, durante e dopo l'intervento, di rilievi grafici ove necessario e misure complete dei corpi sonori e delle parti significative dello strumento (tastiere, secreta, ventilabri, ecc.).
Bibliografia |
"Per una normative tecnica del restauro degli strumenti musicali" in Conservazione e restauro degli organi storici, problemi, metodi, strumenti, Edizioni De Luca srl, Roma, ISBN 88-8016-213-6, pp171-173
Piero Ruffatti, "L'Associazione Italiana Organari," [vedi Norme per il restauro degli organi antichi] in L'Organo, XXIX, 1995, pp183ff
Vedi anche N. Waanders, "The restoration of pipe organs: some reflections on theory and approach", in Recercare, IX 1997, pp105-229 Sommario italiano
American Institute of Conservation: AIC code of ethics and guidelines for practice
ICOM Committee for Conservation Code of ethics