INTRODUZIONE AL RADDRIZZAMENTO

La raddrizzamento è in grado di riportare l'immagine come se fosse stata eseguita perpendicolarmente all'oggetto da rilevare, annullando l’effetto prospettico della fotografia (creazione di un fotopiano). Il raddrizzamento è un metodo che va applicato essenzialmente ad oggetti piani e che permette di ottenere immagini in scala e metricamente precise e su cui è possibile effettuare misure lineari. 

La procedura è in grado di raddrizzare le immagini con due differenti metodi di calcolo:

• raddrizzamento geometrico o per “cadenti”;
• raddrizzamento analitico o per “punti noti”.

I due metodi ci calcolo differiscono per il tipo di dati che è necessario fornire al programma affinché esso possa procedere al raddrizzamento dell’immagine:

• nel raddrizzamento geometrico, l’utente dovrà disporre (disegnare) sull’immagine almeno quattro linee (indicate con il termine cadenti) che nella realtà sono verticali o orizzontali (vedi Raddrizzamento geometrico);
• nel raddrizzamento analitico, l’utente dovrà disporre sull’immagine almeno quattro punti di cui conosce le coordinate immagine e le coordinate oggetto (vedi Raddrizzamento analitico).

La seguente figura mostra un’immagine prima e dopo il raddrizzamento.

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